Via orale

Successivamente, il Dott. Costantini ha cominciato ad usare anche la tiamina orale nelle PcP. La via orale presenta il vantaggio rispetto alla via intramuscolare della facilità di somministrazione e della buona tolleranza. Tuttavia, la biodisponibilità della tiamina (vitamina B1) è bassa quando assunta per via orale, il che significa che solo una piccola parte della dose assunta viene assorbita. Inoltre, la maggior parte delle PcP presenta problemi gastrointestinali che possono influenzare l'assorbimento orale (Skjærbæk, 2021).

Non è chiaro se, a quantità così elevate non assorbite, la tiamina abbia qualche effetto sul microbioma intestinale (Lonsdale, 2018).
Il Dott. Costantini ha stimato che un dosaggio intra settimanale di 100 mg equivarrebbe ad un dosaggio orale fino a 140 volte superiore; ad esempio 100 mg i.m. corrisponderebbero a 14.000 mg/settimana per via orale = 2.000 mg/giorno (Costantini, 2018).

È stato stimato che negli individui sani l’assorbimento orale di tiamina possa essere tra il 3,7% e il 5,3% (Tallaksen, 1993; Smithline, 2012).
Tuttavia, non è noto come questi risultati possano applicarsi alle PcP, poiché la presenza di disfunzione gastrointestinale nelle PcP può influenzare l’assorbimento dei farmaci (Skjærbæk, 2021).

La tiamina (vitamina B1) viene assorbita nell'intestino (digiuno) mediante due processi (Smithline, 2012; Marrs, 2021):

  • un processo attivo – che è saturabile e realizzato da due trasportatori, il trasportatore della tiamina-1 (SLC19A2) e il trasportatore della tiamina-2 (SLC19A3), e
  • diffusione passiva – che non è saturabile.

In uno studio di farmacocinetica condotto su persone sane a cui è stata somministrata tiamina cloridrato (HCL) orale a tre livelli di dosaggio, vale a dire 100 mg, 500 mg e 1.500 mg, Smithline et al. hanno scoperto che alti livelli ematici di tiamina possono essere raggiunti rapidamente con l'HCL orale. Hanno dimostrato che il meccanismo di assorbimento intestinale della tiamina non è saturabile fino alla dose testata nello studio (1.500 mg) e che è probabile che si verifichi una combinazione di trasporto passivo e attivo a dosi elevate (Smithline, 2012). Sebbene sia probabile che entrambi i meccanismi funzionino con qualsiasi dose, gli studi di farmacocinetica suggeriscono che il processo attivo avviene principalmente a basse concentrazioni, mentre la diffusione passiva avviene a concentrazioni più elevate (Smithline, 2012).
In un altro studio, Baines e colleghi hanno misurato i livelli eritrocitari della forma fisiologicamente attiva della tiamina, la tiamina difosfato (ETDP), in 25 alcolisti ricoverati in ospedale, prima, durante e dopo l'integrazione [con tiamina] somministrata per via orale o parenterale. Dopo aver ricevuto la dose di 250 mg di tiamina al giorno per 5 giorni, entrambi i gruppi trattati (orale e parenterale) hanno mostrato un aumento significativo dei livelli medi di ETDP. Gli autori hanno concluso che, salvo casi urgenti, l’integrazione orale ottiene gli stessi risultati di quella parenterale (Baines, 1988).

Royer-Morrot et al. non hanno riscontrato alcuna differenza tra la via intramuscolare e quella orale di somministrazione di tiamina (vitamina B1) nel raggiungimento dello stato stazionario (7 e 5,6 giorni, rispettivamente). Hanno misurato le concentrazioni plasmatiche di tiamina dopo averla somministrata per le due vie per 11 giorni in 20 uomini sani: 500 mg di tiamina i.m. una volta al giorno e 250 mg per via orale ogni 12 ore. La concentrazione minima allo stato stazionario raggiunta dal gruppo orale è risultata pari al 78% di quella del gruppo intramuscolare (Royer-Morrot, 1992).

Ulteriori prove sulla via orale rispetto a quella parenterale della tiamina provengono da uno studio di Tallaksen e collaboratori, che hanno misurato le concentrazioni di tiamina e tiamina monofosfato e difosfato in campioni di plasma e di sangue intero in sei soggetti sani, dopo una dose endovenosa e orale di 50 mg di tiamina HCl. Dopo la somministrazione orale, la concentrazione massima di tiamina nel plasma è stata raggiunta dopo 53 minuti. La biodisponibilità della tiamina è stata del 5,3%.

Ancora una volta, anche in questi casi, non è chiaro se i risultati dello studio possano essere estrapolati alle PcP, a causa della disfunzione gastrointestinale frequentemente presente nella MP.

Il Dott. Costantini ha consigliato alle PcP di assumere la vitamina B1 preferibilmente in dosi frazionate durante la giornata. Questo consiglio è supportato da uno studio in cui è stato riscontrato che l’assunzione di tiamina per via orale in dosi frazionate aumenta significativamente l’assorbimento della tiamina. In questo studio, Morrison et al. hanno somministrato dosi orali da 1 a 20 mg di tiamina a sei soggetti normali di sesso maschile. Il livello di escrezione urinaria di tiamina è stato utilizzato come prova dell'assorbimento della tiamina, con un'escrezione più elevata che indica un assorbimento maggiore. L’escrezione urinaria di tiamina dopo una dose di 10 mg è aumentata notevolmente, di tre volte, quando la vitamina è stata somministrata in quattro dosi frazionate di 2,5 mg ciascuna a intervalli di due ore, rispetto a quando è stata somministrata in una singola dose di soli 10 mg (Morrison, 1960).

Considerati i problemi gastrointestinali che si verificano nella MP, è necessario che gli studi di farmacocinetica sulla tiamina siano condotti specificamente nelle PcP, identificando modi per prevedere il tasso di assorbimento orale atteso nelle singole PcP. Queste informazioni aiuterebbero a decidere quale via di somministrazione utilizzare in una singola PcP.



Riferimenti bibliografici

Skjærbæk C, Knudsen K, Horsager J, Borghammer P. Gastrointestinal Dysfunction in Parkinson's Disease. J Clin Med. 2021 Jan 31;10(3):493.

Lonsdale D, Thiamine and the Microbiome, Hormones Matter, March 5, 2018, accessed 08.03.2023.

Costantini and R. Fancellu, Effects of Overdose of High-Dose Thiamine Treatment, Gerontology & Geriatrics Studies, December 06, 2018

Tallaksen CM, Sande A, Bøhmer T, Bell H, Karlsen J. Kinetics of thiamin and thiamin phosphate esters in human blood, plasma and urine after 50 mg intravenously or orally. Eur J Clin Pharmacol. 1993;44(1):73-8.

Smithline HA, Donnino M, Greenblatt DJ. Pharmacokinetics of high-dose oral thiamine hydrochloride in healthy subjects. BMC Clin Pharmacol. 2012 Feb 4;12:4.

Marrs C, Lonsdale D., Hiding in Plain Sight: Modern Thiamine Deficiency. Cells. 2021 Sep 29;10(10):2595.

Baines M, Bligh JG, Madden JS. Tissue thiamin levels of hospitalised alcoholics before and after oral or parenteral vitamins. Alcohol Alcohol. 1988;23(1):49-52. PMID: 3358822.

Royer-Morrot MJ, Zhiri A, Paille F, Royer RJ. Plasma thiamine concentrations after intramuscular and oral multiple dosage regimens in healthy men. Eur J Clin Pharmacol. 1992;42:219–222.

A. B. Morrison, J. A. Campbell, Vitamin Absorption Studies: I. Factors Influencing the Excretion of Oral Test Doses of Thiamine and Riboflavin by Human Subjects, The Journal of Nutrition, Volume 72, Issue 4, December 1960, Pages 435–440

Autore del testo: Sergio Pièche

Pagina aggiornata - 24/04/23

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